The Last President di Ingersoll Lockwood, scritto nel 1896, è un romanzo che oggi appare sorprendentemente attuale. Il dubbio viene subito ed è disturbante: l’autore è forse riuscito a leggere nel futuro? Come ha fatto a descrivere i tumulti politici e sociali del nostro tempo? Ambientato in un futuro distopico, il libro narra l'elezione di un presidente populista che, privo di esperienza politica, sconvolge l'ordine stabilito e mette a rischio la stabilità del paese. Un'America divisa, agitata dalla rabbia dei cittadini, dalle proteste di piazza e dall'intervento dei media, si avvia verso una crisi che minaccia la democrazia stessa.

Le pagine di The Last President, benché scritte più di un secolo fa, risuonano con le dinamiche politiche e sociali che oggi vediamo accadere sotto i nostri occhi: la polarizzazione crescente tra le classi sociali, la manipolazione dell'informazione da parte dei media, e l'incertezza sulle sorti delle democrazie moderne. Il romanzo sembra quasi una visione profetica di un futuro che, sebbene radicato nella fine del XIX secolo, riflette i temi del populismo, della divisione sociale e della sfiducia nelle istituzioni che sono tornati prepotentemente d'attualità negli ultimi anni.


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